Ascoltare con attenzione è ripulire la mente. Una pratica di abnegazione continua, una demolizione dei preconcetti, un esercizio di completa trasparenza, un’attitudine all’invisibilità. È un lavoro di rielaborazione e di sintesi, di immagini che si creano e si distruggono nel giro di pochi secondi, di connessioni possibili e di legami immaginati.
Ascoltare è la faccia nascosta della comunicazione, quella più difficile da valorizzare, che ci permette di conoscere un altro essere umano. Ascoltare è il primo passo, quello decisivo: capire l’importanza di non riempire tutti gli spazi, di lasciar fiorire le collaborazioni, il lavoro di squadra, le persone e le loro passioni.
L’ascolto è attenzione. Simbiosity ti aiuta ad ascoltare quello che le persone dicono: che siano parole, gesti o silenzi.
Ascoltare per me, è stato prima un rifugio e poi un esercizio. Ho scoperto che ascoltare non significa saper stare in silenzio, significa liberare e interpretare, significa essere estroversi e avere il coraggio di fare le domande. Significa farsi turbare dalle risposte e cogliere tutti i segnali, anche quelli apparentemente meno importanti. Ascoltare significa avere tutti gli strumenti per misurare le soft skills, farle combaciare, renderle funzionali.
Mi sono laureata in Scienze psicosociali della comunicazione all’Università degli Studi Milano – Bicocca nel 2019, e poi di nuovo nel 2021 in Psicologia sociale, economica e delle decisioni, presso lo stesso ateneo. Diversi incroci di personalità interne ed esterne mi hanno portato ad affacciarmi al mondo HR. Da qui i miei mesi in Protiviti, dal 2021 al 2023, e la mia esperienza in Simbiosity: ascoltare per creare percorsi professionali soddisfacenti.
Ascoltare è come leggere. Anche se può sembrare, è un’azione tutt’altro che statica.