Milano capitale delle startup innovative. Nel 2018 nate 1505 realtà

Sono 1505 le startup nate nel 2018 a Milano. All’insegna dell’innovazione, queste nuove realtà permettono alla città lombarda di essere capitale italiana e cuore pulsante delle giovani imprese. Quasi un sesto delle 9742 che hanno aperto in totale in tutta la penisola (dati Camera di Commercio di Milano) sono nate proprio a Milano. Grazie ad un ecosistema di acceleratori, incubatori, spin-off, programmi universitari e finanziatori di vario ordine, la città fa da traino per tutto il Paese. Anche il Comune sta spingendo verso queste soluzioni. 238 startup nate nel 2018 hanno avuto il sostegno dell’amministrazione, in aumento rispetto all’anno precedente.

L’assessore comunale alle Politiche per il lavoro, Cristina Tajani, ha analizzato l’argomento: “Le imprese da noi sostenute occupano 9mila soggetti. Il 60% delle attività sono state avviate da donne, soprattutto nei quartieri periferici. Si tratta di progetti per lo più legati al commercio del vicinato, all’artigianalità e alla somministrazione”. Dal 2012 sono 1169 le startup che hanno potuto usufruire dell’aiuto del Comune di Milano. Di queste, 574 erano realtà costituite da meno di cinque anni (di cui 238 startup innovative) e 596 invece costituite prima del 2013. Insieme, generano un fatturato che supera il miliardo di euro. Un dato da non sottovalutare è che solo il 2% ha cessato la propria attività.

La classifica del 2018 e i fondi previsti per quest’anno

Nella classifica Milano è in testa seguita da Roma (916) e Napoli (330), che per la prima volta scalza Torino dal 3° posto. Trieste, Trento e Ascoli Piceno si collocano al vertice per numero di startup sul totale delle neoimprese. Negli ultimi dodici mesi la forza lavoro delle startup è cresciuta in modo più che proporzionale rispetto all’aumento del numero delle imprese: attualmente le startup impiegano 52.512 soci operativi e addetti, facendo registrare un importante +33,2% rispetto alla stessa data del 2017. Il numero è destinato a crescere considerando che da quest’anno il Ministero dello Sviluppo Economico potrà investire anche direttamente nelle startup italiane innovative, e non più solo indirettamente attraverso il meccanismo dei fondi.

Sono stati stanziati 90 milioni di euro per il triennio 2019-2022 e altri 20 milioni per il periodo tra il 2022 e 2025. Queste risorse si vanno ad aggiungere ai 400 milioni del fondo di venture capital di Invitalia che passerà probabilmente a Cassa Depositi e Prestiti (che ha già stanziato altri capitali per gli investimenti in innovazione) nel suo piano industriale 2019-2023 e gestirà così uno strumento ad hoc, strutturato nella forma di una società di gestione del risparmio.

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