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L’Italia riduce gli investimenti in blockchain ma il 2021 è l’anno della svolta

Gli esperti dicono che il 2021 è l’anno per vedere maggiori investimenti di capitale di rischio nella tecnologia blockchain. Questa previsione arriva grazie all’aumento di app di servizi finanziari che utilizzato la tecnologia blockchain e la criptovaluta è diventata sempre più rilevante. A lavorare a favore del settore è anche il fatto che le principali società di servizi finanziari tra cui PayPal , Visa e JPMorgan hanno adottato la criptovaluta come metodo di pagamento nell’ultimo anno, così come altre startup che stanno arrivando sulla scena, armate di capitale, per sviluppare più piattaforme dedicate alla blockchain. Ci sono però alcuni fattori come la volatilità nei prezzi delle criptovalute e la confusione e l’incomprensione da parte di molti consumatori sulla tecnologia e sui servizi finanziari correlati che potrebbero ostacolare l’ascesa.

Blockchain e i progressi degli ultimi anni

Blockchain è un’informazione digitale che viene archiviata in un database pubblico, un registro digitale. Il vantaggio, in particolare nel settore finanziario, è la possibilità di avere un libro mastro condiviso che registra transazioni dettagliate senza alcuna informazione di identificazione, portando a una maggiore sicurezza. Gli investimenti in questo spazio stanno crescendo, in particolare in Europa, che è stata più rapida nell’adozione della blockchain aziendale che include servizi finanziari, assistenza sanitaria, energia, alimentazione e agricoltura. All’interno dell’ecosistema dei servizi finanziari, ma al di fuori della criptovaluta, si vedono sempre più startup interessanti e buoni progressi realizzati nelle aree di:

  • Tokenizzazione, ovvero il processo di emissione di un token su una blockchain che rappresenta una vera risorsa
  • Amministrazione di fondi, un’area sotto pressione per gestire i costi e in cui le startup utilizzano la blockchain per raccogliere la sfida
  • Central Bank Digital Currencies (CBDC), una nuova forma di moneta della banca centrale emessa su una blockchain, essenzialmente valuta digitale supportata dalla banca centrale

Man mano che l’adozione della blockchain acquista slancio, aumentano gli investimenti di capitale di rischio nella tecnologia. Ad esempio, Bloccelerate VC, una società di VC con sede a Seattle, ha chiuso il suo primo fondo di 12 milioni di dollari a dicembre per supportare le startup tecnologiche blockchain nei settori della finanza commerciale, dei servizi finanziari e della catena di approvvigionamento. Gli investitori hanno distribuito 23,2 miliardi di dollari a società globali di blockchain dal 2016 e 3,3 miliardi di dollari a società statunitensi durante lo stesso periodo. Sebbene il flusso di accordi tra il 2019 e il 2020 sia stato relativamente piatto a causa della pandemia globale, è previsto un aumento nel 2021. Questo anche perché molte startup stanno creando strumenti e prodotti nell’ambito della finanza decentralizzata.

La situazione in Italia

Il grande movimento previsto per il 2021 si infrange contro i dati emersi dalla ricerca dell’ Osservatorio Blockchain & distributed ledger della School of Management del Politecnico di Milano. Nel 2020 gli investimenti delle aziende italiane in tecnologia blockchain sono scesi a 23 milioni di euro, una flessione del 23% rispetto all’anno precedente e a causa dell’ emergenza sanitaria che ha limitato il lancio di nuove iniziative e ha spinto a potenziare quelle già attive. In Italia la finanza è il settore più rappresentato con il 58% della spesa, ed è l’ unico ad aver aumentato gli investimenti (+6%). Bene anche l’ agroalimentare, le utility e la pubblica amministrazione. I paesi più attivi nella blockchain sono gli Stati Uniti, con 72 progetti avviati negli ultimi cinque anni, e la Cina a quota 35. Con 18 casi l’ Italia resta nella top ten.

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