I competence center, alleanza imprese-università per l’innovazione

Nascerà a Milano, al polo della Bovisa, il competence center “Made”. Secondo quanto descritto dal decreto che ha dato il via alla loro creazione, si tratta di “un polo di innovazione costituito, secondo il modello di partenariato pubblico-privato, da almeno un organismo di ricerca e da una o più imprese. Il numero dei partner pubblici non può superare la misura del 50% dei partner complessivi”. Durante la presentazione sono stati resi noti i nomi dell’industria nazionale che faranno parte di questo progetto. Tra quelli presenti Brembo, Siemens, Comau, Bosch, Ibm, Stmicroelectronics, Prima Industrie, Sap e tanti altri.

Cosa sono i competence center

In tutto sono 39 i partner privati che faranno parte del progetto. Alla guida c’è il Politecnico di Milano. L’università è stata in grado di intercettare 11 milioni di fondi Mise, a cui si aggiungono altrettante risorse messe a disposizione dai partner privati. Il competence center di Milano è solo l’ultimo di otto centri creati in Italia che dovranno occuparsi del trasferimento tecnologico. Nasceranno, o sono nati, a Torino, Milano, Bologna, Pisa, Padova, Napoli, Roma, Genova. Tra le funzioni previste anche l’attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, proposti dalle imprese, compresi quelli di natura collaborativa tra le stesse, e fornitura di servizi di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0, anche attraverso azioni di stimolo alla domanda di innovazione da parte delle imprese, in particolare delle PMI.

I progetti di innovazione sono “progetti aventi ad oggetto servizi di consulenza in materia di innovazione. Servizi di sostegno all’innovazione, innovazione dell’organizzazione, innovazione di processo, secondo le definizioni di cui al regolamento GBER”.  “Made”, competence center di Milano, avrà un’area 2mila metri quadri dove verranno allestite 14 isole tecnologiche. Il presidente Marco Taisch ha dichiarato alla stampa: «Le aziende partner hanno messo a disposizione non solo quattro milioni in risorse monetarie ma soprattutto tempo fisico del proprio personale, in totale 100 anni/uomo, proprio per attivare al meglio questi percorsi di trasferimento di know-how».

Gli obiettivi a medio termine

La trasformazione digitale delle imprese passa per i competence center. Un passo fondamentale per l’innovazione in chiave 4.0 disegnato con il Piano Nazionale Industria 4.0 del 2016. Insieme ai Digital Innovation Hub sono il punto di riferimento per le imprese che vogliono avvicinarsi a industria 4.0, conoscerne le opportunità, sperimentare le tecnologie digitali e definire progetti per integrarle nei processi produttivi». Obiettivo a medio termine di MADE è raggiungere in tre anni più di 10.000 persone attraverso attività di informazione e divulgazione sulle potenzialità delle tecnologie digitali, erogare più di 86.000 ore/uomo diformazione, sviluppare più di 390 progetti e 200 assessment digitali coinvolgendo circa 15.000 aziende, per l’80% Pmi, che saranno contattate una volta costituito il Competence Center.

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