Cos’è l’innovation manager e gli incentivi previsti per le aziende

Cassa Depositi e Prestiti dovrebbe gestire il 70% del Fondo nazionale per l’innovazione secondo la manovra prevista dallo Stato. Tantissime le novità previste dal governo, tra queste anche incentivi per l’assunzione di Innovation Manager. Il nuovo strumento previsto è inserito nel piano industriale di Cassa depositi e prestiti per mettere il turbo alle nuove imprese italiane hi-tech e non solo. Con direttiva del Ministero dello Sviluppo si stabiliscono «contenuti e termini della cessione, modalità di esercizio del diritto di opzione, criteri di governance perl’esercizio dei diritti di azionista sull’eventuale quota di minoranza».

Il Fondo nazionale per l’innovazione

Il fondo è stato creato con la cessione da parte del Mise del 70% del capitale sociale di Invitalia Ventures spa a Cdp che porta in dote 400 milioni euro. Tramite l’impiego del 15% degli utili delle partecipate di Stato e i Pir, il fondo riuscirà a salire fino a un miliardo. A Roma poi Cassa depositi aprirà la Casa italiana del venture capital, un luogo di condivisione dell’innovazione. Secondo quanto dichiarato dal premier Luigi Di Maio, il fondo dovrebbe essere operativo per maggio. «Credo che nel mese di marzo finiranno gli adempimenti tra sgr e Invitalia, a quel punto Bankitalia ha massimo 30 giorni per convertire il fondo. È un fondo direttamente abilitato a investire in startup, facciamo una co- sa che lo Stato non aveva mai fatto».

Si tratta di un soggetto (Sgr) multifondo che opera attraverso metodologie di venture capital. Uno strumento finanziario elettivo per investimenti allo scopo di acquisire minoranze qualificate del capitale di startup, scaleup e pmi innovative.

La figura dell’Innovation Manager

Tra le novità annunciate anche l’incentivo all’assunzione dell’Innovation Manager. Lo strumento individuato è quello del Voucher. Potrà avere un valore massimo di 40 mila euro ed essere pari al massimo al 50% dei costi sostenuti nel 2019 e nel 2020. Si ottiene per avvalersi della consulenza di un consulente esperto. Il suo scopo è “sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal “Piano Nazionale Impresa 4.0″ e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali”. I manager devono essere “in possesso di adeguati requisiti di qualificazione e iscritti in un apposito elenco.